sabato 5 aprile 2008

Metadiscorsi pseudofilosofici. E di dubbio senso...

"Perchè di te mi pesano ancora i poi e i dopo, i ma e i se, i forse e soprattutto i mai."
[PERCHE' DI TE, tratta da "Attimi d'abisso" - Stefania Calledda, 2008]


"Baite aspettan ricordi
d’un visionario,
che d’un amore
fece la sua vita
e di questa illusione
un sogno eterno."

[da "Quello che le foglie non dicono", pg. 67 - 2007]


Fu il passato a raccoglierle. Erano parole che avevo respinto tanto quanto la realtà.
Avevo pensato un giorno che con facilità le avrei cancellate; una semplice linea di penna, messa sopra, ne avrebbe nascosto le lettere e mascherato significati.
Poi toccò alla carta.
Pensai che l'appallottolarla potesse chiudere definitivamente quelle righe, stritolarle, strangolarle. Ucciderle.
Ma fui così ingenuo da non pensare che così le avrei preservate ancor di piu'; dal mio sguardo, da quello altrui, dalla polvere...
Un taglio. Sarebbe bastato un semplice taglio.
Fare in 32 pezzi quel foglio, sarebbe stato sufficiente a far morire il passato.
Ma, chissà come mai, il passato non muore mai...
Torna sempre sul "luogo del delitto"; la vita.
Da perfetto assassino lascia che sia il tempo il suo unico complice.
Il tempo...
Infinito, silenzioso, incalzante. Perfetto.
Ma Cronos - da buon greco - torna sempre al punto di partenza.
Ciclico, si mangia la coda e di essa s'alimenta.
La coda...il suo passato.
Ecco l'unico frutto che la vita rinnova con se stessa.
Ecco il frutto maturare, lentamente, e divenire sempre piu' grande, e ancora piu' grande...
La vita in fondo non è che il passato che cresce e che si fagocita i nostri frammenti di presente.
Il futuro è lo scarto che rimane; il tempo di attesa tra una pietanza ed un'altra, tra un presente e l'altro.
Ma se quel foglio appallottolato non è piu' lo "scarto" del mio passato, se è diventato esso stesso un nuovo foglio, una pagina numerata dentro un libro e dopo un titolo, ora so che è passato anch'esso, bloccato da una data di stampa su un passato piu' recente -si - ma pur sempre passato.
Ma Cronos impera...
Il tempo, fermato sui versi d'una pagina stampata, si rinnova.
Ed ecco farsi futuro negl'occhi di altri piu' giovani lettori che verranno; eccolo concedersi come una puttana le cui cosce son le copertine.
Sotto, niente mutande. Tutto in vista, senza pudore.
Ci si concede nelle pagine perchè "si è amato" ma, anche, per "sentirsi amare"...


"I poeti sono privi di pudore verso le loro esperienze interiori: le sfruttano."
[Friedrich Wilhelm Nietzsche]

"Mi sferza l'anima al pensiero. Colei che a tutti prima o poi si concede."
[da "Istantanee di Pensiero" - Rossana Abis, 2005]







12 commenti:

Laura Ingallinella ha detto...

E diciamo pure che Nietzsche ci stava tutto. Il grande (sottovalutato e storpiato, ma sempre grande...) Nietzche...

Hai mai letto qualche sua poesia?
Te lo consiglio.
Se cerchi su qualsiasi motore di ricerca "Ditirambi di Dioniso" dovresti leggerne qualcuno.

Baci,
Laura

ps. che succede? quello che succede a te: metadiscorsi pseudofilosofici :-)

Streghetta ha detto...

Scusa se approfitto del tuo blog, bellissima poesia ma il motivo è un altro quello di collaborare e Fermare Guillermo Vargas Habacuc, per piacere dai uno sguardo al mio blog e capirai perchè. Se metti il nome del 'artista' in Google escono le foto di in povero animale che è morto di fame in una sua mostra, e ti usciranno sicuramente anche pagine web dove potrai contrastarlo e vedere che è verità. Grazie mille Cinzia

Giuseppe ha detto...

per LAURA
----------

No, cara Laura.
Non ho mai letto le sue poesie.
Cercherò di farlo presto.
Inizierò cercando in rete la tua segnalazione.
Grazie!


Un caro abbraccio,
Giuseppe

p.s.: siamo in "vena", eh?... ;-))

Giuseppe ha detto...

per STREGHETTA
--------------

Hai fatto bene, cara Streghetta, a segnalarmi questo abominio.
Grazie e a presto,

Giuseppe

Streghetta ha detto...

Ti ringrazio tanto per la tua sensibilità. Spero tanto che questa barbaria venga proibita. Se ti fa piacere ogni tanto passa dal mio blog. Grazie ancora da Cinzia.

Giuseppe ha detto...

Sono io a ringraziarti.

A presto,
Giuseppe

Stefania ha detto...

Grazie per la citazione, credo proprio di essere d'accordo con Nietzsche.

GMGhioni ha detto...

Una bella pagina di tuoi pensieri e citazioni. Non l'ho trovata affatto insensata, ma anzi, piena di buoni spunti.

Buona giornata
A.

Giuseppe ha detto...

per STEFANIA
------------

Grazie a te per l'ispirazione!

Un caro saluto,
Giuseppe

Giuseppe ha detto...

per ANATHEA
-----------

Ti ringrazio per essere passata.
Rimango felice ogni volta che vieni a trovare la Casa del Silenzio.

Riguardo alla sensatezza, spesso si colorisce delle nostre esperienze.
Non potevo avere in partenza la certezza che chi passasse di qui vi avrebbe potuto riconoscere qualcosa di quello che nasce, fondamentalmente, come mio personale.
Ecco spiegato l'utilizzo del "dubbio senso"; quasi a voler mettere mani avanti...

Un caro abbraccio, Ana
Giuseppe

Streghetta ha detto...

Ciao sono streghettà, adoro scrivere, e ovviamente leggere e per quanto ti possa magari interessare del mio giudizio, scrivi molto bene. Complimenti. Io sono una dilettante. Scrivo ma in modo meno impegnato, fantasy, per ragazzi. Ho scritto un nuovo post sul mio blog, quando hai tempo passa a trovarmi..

Giuseppe ha detto...

Grazie Steghetta per i tuoi complimenti.
Li raccolgo con piacere.

Spero di avere presto la possibilità di leggere il tuo libro Fantasy; anche a me piace molto leggere e scoprire le pagine d'un giovane narratore, a maggior ragione se sardi come noi!

Un caro saluto e ancora grazie dei complimenti,
Giuseppe